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Il rappresentante della ProLoco, Davide Ventola, è un giovane e competente studioso di segni storici ed artistici. Mi racconta di iscrizioni sacre, delle origini antiche del borgo, della analogia con la storia ecclesiastica di Prata del IV secolo.

Le attività sono improntate tutte al recupero ed al mantenimento delle tradizioni. Secondo Davide, uno dei problemi è la frammentarietà delle attività: occorrerebbe più coordinamento, perché le associazioni lavorano a volte con troppa autonomia rispetto alle risorse possibili. Una soluzione potrebbe essere l’istituzione della Consulta delle Associazioni. Un po’ di linfa è rappresentata dal servizio civile, anche se ottimale sarebbe incrementare il numero degli iscritti e degli attivisti. La ProLoco ha in cartellone molti eventi, tra cui il Premio Agellus, sul miglior orto coltivato con agricoltura bio o integrata. Lavorano abbastanza in sinergia con le scuole. Attualmente, si stanno occupando delle intervista alle aziende presenti sul territorio comunale, lo scopo è quello di dare informazioni complete su ogni aspetto del paese, non solo dal punto di vista storico o turistico.

L’antica società agricola di Aiello è riconoscibile nel calendario delle Feste e degli eventi, per lo più legati alla stagionalità climatica ed agroalimentare: Fiano Music Festival, Nocciolandia, Fungo Porcino, Sottobosco, i Profumi dell’Orto, Primavera in Bosco, Fave&Salsicce, Pizzilli co’ ‘o sarapullo (timo selvatico), consegna della Rosamarina (ramo di conifera addobbato con agrumi, racchiusi in una retina unitamente all’effige del Santo Patrono S.Sebastiano), tutti elencati sul sito istituzionale del Comune www.comune.aiellodelsabato.av.it .

Questi eventi richiamano molti ospiti da fuori e la prospettiva è di curarne ancora di più i contenuti e l’organizzazione coinvolgendo anche i paesi del circondario.

Favolarte, invece, è la rievocazione fantastica della visita di Costanza ad Aiello, la cui leggenda narra di questa principessa “prigioniera” al fin liberata dalla comunità attraverso sfide e tenzoni.

Il turismo non è solo promozione del paese, ma è anche il filo conduttore tra natura, agricoltura ed enogastronomia di alta qualità.

Eccoci a fare la conoscenza di Antonio Del Franco e delle sue affabulazioni culinarie.

Antonio è il Presidente Regionale dell’AIS (Associazione Italiana dei Sommelieres), insomma, un’autorità. Gestisce, con il padre Pietro ed il fratello, il primo bar di Aiello: Cielo Azzurro. Antonio ha un approccio filosofico alla cultura gastronomica. Intanto, sta scrivendo anche un libro sulle forme di aggregazione aiellane, che videro come centro proprio il bar del padre. Il bar era una palestra di relazioni ed il padre ha sempre agito anche come educatore. Adesso “istruisce” volentieri i ragazzi che intraprendono la carriera di ristoratori. Il padre ha una lunga carriera anche all’estero, come pasticciere e cuoco e fa parte dell’Associazione Italia Cuochi. Antonio, invece, fa un po’ da ambasciatore delle prelibatezze irpine e campane nel mondo. Ha una cultura ferrea sulle coltivazioni locali e sperimenta i suoi piatti nella cucina del bar. Talvolta ospita anche VIPs. La sua teoria è la conoscenza del cliente, la personalizzazione del rapporto e la fidelizzazione. Questo è e deve continuare ad essere il valore aggiunto della ristorazione autocnona di alta qualità. Pane&cultura, sintetizzo. Sua è l’idea dell’evento “Aglianico e pop-corn”, che si tiene da 15 anni ormai alla fine delle estati aiellesi, per coniugare le nuove costumanze giovanili con la conoscenza dei tesori enologici irpini. Le persone vanno educate anche al bere bene. Il vino è innanzitutto un’esperienza sensoriale totalizzante e la funzione di Antonio è di nocchiero tra i sensi, navigatore del gusto, con un’attitudine particolare alla pedagogia. Per Antonio è un piacere in primis per sé stesso quello di ascoltarsi nelle sue narrazioni piene di riferimenti e divagazioni, è un racconto che respira, si affievolisce e riprende il percorso lungo una strada laterale e poi ritorna. Si ferma per aprire una finestra temporale e poi indica un obiettivo per il tempo che verrà. Non sono riuscita ad annotare tutto quello che ha raccontato, però mi ricordo bene delle evocazioni che ha suscitato. Con questa capacità affabulatoria è stato facile per Antonio essere ascoltato ed insegnare la storia e le tradizioni gastronomiche di questa terra.

Ecco, l’aspetto gastronomico di qualità è un potente volano di sviluppo, ma se non c’è una volontà molto condivisa, l’attuale frammentarietà dell’imprenditoria del settore non prospetta successi risolutivi.

Il Sindaco dice di essere il “primo promotore finanziario” di Aiello. Non è proprio contento di avere la più alta densità demografica della provincia assieme con Mercogliano e Sperone, perché ciò rende facile l’identificazione del paese quale sfogatoio residenziale del capoluogo.

L’equilibrio deve essere raggiunto curando anche la parte imprenditoriale. Le recenti vicende della ELCON, per esempio, sono una ferita per il paese, che coinvolge la sussistenza di 15 nuclei familiari.

Ma ad Aiello c’è un’azienda speciale, che addirittura investe oltre oceano.

Facciamo, dunque, la conoscenza di Felice Ruggiero, giovane Amministratore Unico di un’azienda d’impiantistica elettrica e domotica. Da quello che racconta, si può senz’altro sgranare gli occhi: così tanta sagacia imprenditoriale, così tanta perspicacia innovativa?

La sua azienda si è “allargata” fino in Brasile, dove ha investito in due succursali.

Ha due punti di riferimento: la formazione e la ricerca. Poiché questa esperienza imprenditoriale merita un approfondimento successivo a parte su queste pagine, mi limiterò ad anticipare che è un esempio di quella che si chiama “Teoria economica della coda lunga”, ovvero la personalizzazione estrema del prodotto in base alle richieste ed alle esigenze del cliente, il quale è diventato (o formato) più consapevole delle nuove tecnologie.

Si è fatto tardi. Piove a dirotto fuori. La pioggia mi sorprende perché, a viaggiare in lungo ed in largo nei racconti delle persone, perdo il conto del tempo e di dove abbia mai parcheggiato la mia topina blu.

Aiello del Sabato - seconda parte
Tag(s) : #reportage in Irpinia, #Aiello del Sabato
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