Cosa unisce peperoni, pizzelle, struffoli e s-cartellate

(L'originale, con video, su Orticalab, al link sotto.)

Ma è semplice: le OvaOva Girls! Ovverosia, SuperMimma, Lucia, Adele, Annamaria e la sottoscritta.

Ci siamo riunite ancora una volta ieri sera [sabato 8 dic, NdA] a casa di Adele. Abbiamo cominciato ad impastare verso le cinque del pomeriggio, all'ora del tè. Voglio essere onesta: io non ho impastato alcunchè, mi sono limitata a dare molto fastidio. La mia funzione (quando non sostituisco Mimma alla videocamera, con esiti penosi per il povero Giggig che deve rielaborare il filmato in post-produzione) è di una trollessa che ruba le zeppoline mentre friggono, depreda i chicchi di struffoli ancora sconditi, si appropria delle 'rose' di cartellate (o scartellate) ancora prive del miele allo Strega (qui di dice sdrega, per l'esattezza). Una cosa non ho fatto, però: assaggiare anzitempo le pepaine 'mbettonate, ho preferiro aspettarne la cottura. Detto fra noi, l'aglio crudo del ripieno non mi ispirava monellerie.

Anyway. Come al solito ci siamo divertite da pazzi. O meglio divertiti, perchè abbiamo ammesso al consesso anche il fidanzato di Annamaria (Carlo), il marito di Lucia (Enzo) ed il mio 'non-marito', Tonino [il Grande Puffo, in amicizia]. Franco, il marito di Adele è rimasto per impegni al suo paese, ma contiamo di raggiungerlo prossimamente lì con un'altra puntata delle OOG.

Non è stata solo la preparazione -- impeccabile, veloce, sapiente -- delle tre o quattro pietanze che vedrete a puntate su Orticalab da oggi e per tre/quattro settimane, bensì per tutto il contorno di storie aneddoti, racconti, battute&cazzatine varie che rendono i nostri convivi una sorta di sauna disintossicante per l'anima. Nonostante tutte attrezzatissime social-networker (tranne Lucia che è molto tradizionalista), il contatto, la comunicazione de visu, la condivisione del ratafià (che trionfo di dolcezza e colore!) nei bicchierini e le dita unte di pizzelle calde non passano per uno schermo video, manco se è tacc (sarebbe la pronuncia di touch).

Abbiamo cominciato con il caffè (come vedete in una delle foto) per finire con l'estratto di genziana. Nel frammezzo ci sono passate le pizzelle (nuvolette calde e fioccose fritte in olio extravergine. Lucia è stra-brava), gli struffoli (si pronuncia con una 'effe' sola) e le cartellate (in molti paesi si chiamano anche scartellate, forse perchè informi? Boh), le pizze (io una margherita semplice, please. Gli altri hanno scelto varianti più complesse), i peperoni, il vino del paesello (il Rubrato lo abbiamo snobbato. Ma ci rifaremo la prochaine fois) e le storie -- tante -- delle contrade cui apparteniamo. Infatti, Lucia viene dall'ovest (montorese), Mimma è metà sannita e metà cilentana, Tonino è di Luogos(tr)ano, Annamaria è metà arbëreshë e metà vallesaccardese, Enzo e Carlo sono avellinesi doc, ed io -- lo sapete -- sono metà arbëreshë (io e Adele ci somigliamo moltissimo) e metà pugliese, anche se sono Californian-inside, ovverosia sento di avere un processore (sono o non sono nerd?) quasi totalmente Malibu-style.

Bene. Concludo questo post molto frou-frou (cioè fuffoso, ma divertente) augurandovi una buona domenica decembrina, con un arrivederci alla prossima avventura con le OvaOvaGirls.

P.S.: Per la cronaca, oggi il GrandePuffo (è lui che cucina a casa) preparerà la pizza ionna con le erbe. Trés fantastique!