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Numeri&numeri #diarioelettorale

Ho la fissa della Statistica. (Sìsì vabbe', amo anche la Fisica. Un po' meno Geometria, calcoli vettoriali e logaritmi. Ma non ne faccio un dramma.)

All'Università avevano l'ossessione per la Statistica. Anche perchè il data-journalism ha bisogno di numeri e dati.

Qualche anno fa, per il Ministero dell'Interno, preparai una ricerca faticosa assai. Lavorai sulle liste dei candidati a tutte le amministrative di quell'anno, di quasi tutti i centodiciannove comuni della nostra provincia, più le liste per la Provincia e quelle per la Regione. Tentai di dimostrare alcune correlazioni tra attività lavorativa dei candidati e raccolta di voti. Ovviamente, il bacino di voti più grande è quello dei candidati che sono medici (del SSN, ovviamente, dipendenti pubblici cioè). Seguono ingegneri/architetti (specialmente se hanno lavorato o lavorano negli uffici tecnici dei comuni), qualche avvocato, diversi dipendenti della pubblica amministrazione, specialmente enti locali. Le correlazioni, ovviamente, variavano con i livelli elettorali ed il numero di liste. Questa ricerca diventò una relazione al VII Congresso Internazionale di Studi Elettorali, dove andai a discuterla in inglese! Essòsoddisfazziòni!

Anche quest'anno mi è venuto lo schiribizzo di fare una ricerca. Questa volta ho lavorato sulle fasce generazionali. Ho usato una divisione statistica non per decenni, ma storico-culturale. Prima dei risultati, illustro un po' le categorie, le sub-categorie e le intersezioni, perché non seguono una ratio matematica.

Si parte con la War Gen (quelli nati prima del 1946); seguono i Baby-boomer alpha (nati dal 1946 al 1955); la Gen X (1960-1979, che comprende i Baby-boomer beta, nati dal 1956 al 1964, e parte della GenQ, Q sta per Quarantenni) e concludiamo con la Gen Y (1980-1995, che comprende i DigitalNatives nati dal 1985 ad oggi e la GenT, dove T sta per Trentenni).

Le varie fasce d'età s'intersecano abbastanza. La più vasta è la cosiddetta GenX, comprende vent'anni. Venne chiamata così perchè (in Europa ed ancor più in Italia) è nei fatti -- sigh! -- una generazione 'insignificante', nonostante sia affollata (il boom economico in Italia avvenne dopo che negli USA) poichè comprende quelli che NON hanno fatto il Sessantotto, hanno vissuto in un'epoca di riflusso, hanno studiato da pazzi e non hanno un lavoro adeguato al loro titolo di studio. Sono anche quelli che hanno vissuto l'Austerity e l'inizio della Disoccupazione Endemica nel nostro Paese. Per fare un paragone, vi ricordo che il Presidente Obama è nato nel secondo semestre del 1961, un baby-boomer beta(ovvero, un GenX di prima decade), cioè. (E non bastano i 47 anni di Enrico Letta per cambiare il senso alla Storia demografica del nostro Paese. Punto.)

Di 'Generazione Persa' (la mia, quella dei BB beta) e di 'Sandwich Generations' (i TQ, trenta-quaranta) mi sono occupata spessissimo sui media locali e non. Entrambe le categorie sono schiacciate dalle generazioni precedenti, a cascata. In particolare i TQ, che sono il serbatorio del precariato e sono più che legittimamente 'incazzati', sbagliano a prendersela con i BB beta, che non stanno meglio di loro (i nostri fratelli BB alpha governano, sono ai posti di comando, non hanno lasciato trippa per nessun altro), ma i TQ seguono il principio "post hoc ergo propter hoc". Eppazienza!

La GenY (Y dovrebbe stare per 'Young') comprende parte dei TQ e la sotto-categoria dei Digital Natives (nati dal 1985 al 1995 anno limite per eleggere ed essere eletti) i quali non soffrono ancora per le cinghiate del precariato, in quanto molto giovani, ancora studenti per lo più e ancora in seno della famiglia di origine.

Il discorso statistico-demografico è infinito ed anche molto interessante. Solo che non ho tempo nè spazio, qui.

Torniamo alle candidature. Ho cercato gli anni di nascita dei circa settecento candidati al consiglio comunale di Avellino. Li ho inseriti in un foglio elettronico, li ho frullati e rifrullati... et voilà!

WarGen (prima del 1946) pari a 1,54%

BB alpha (dal 1946 al 1955), 10,27%

BB beta (dal 1956 al 1964), 20,55%

GenX (dal 1960 al 1979), 36,64%

GenY (dal 1980 ad oggi), 25,68%

GenQ (i Quarantenni), 24,66%

GenT (i Trentenni), 24,83%

DigitalNat (dal 1985 al 1995), 5,14%

(Come già anticipato, le categorie s'intersecano. Ci sono motivi culturali ed economici che segnano le cesure generazionali, più che il limite temporale per decadi.)

Il cosiddetto 'corpaccione' è formato dalla generazione TQ (pari al 49,49%, ovvero rappresenta la metà di tutti i candidati). Gli over 49 sono il 32,7 %, ed il restante comprende gli under 30 (17,81%).

Che significa? Eh, tanto. Innanzitutto che i Baby-boomer beta continuano ad essere sfigati. Prima schiacciati dai fratelli maggiori, ora scalzati dagli 'arrabbiati', i TQ.

L'epoca del riflusso ha inciso profondamente sui destini della mia generazione, che è in via di estinzione dalla vita pubblica e dalla classe dirigente, semmai avesse inciso qualcosa. Alla prossima tornata elettorale scompariranno quasi del tutto, disillusi e frustrati, anche perchè ai posti di comando non ci sono mai andati, non sono stati la sostituzione della generazione precedente, cioè.

Vediamo il dettaglio diviso per compagini elettorali avellinesi. (I candidati a Sindaco sono stati esaminati in ordine alfabetico.)

Cominciamo con i candidati che appoggiano Nicola Battista, provenienti per lo più dai TQ, con un significativo blocco di DigitalNat.

Idem (ma proprio idem!) per Virgilio Cicalese.

Le liste per Gianluca Festa sono formate principalmente da esponenti della GenY, ben divisa tra TQ e DigitalNat.

Le liste che appoggiano Paolo Foti rappresentano la medietà (in senso statistico) più completa. GenX, Y e BB (alpha e beta) sono equamente rappresentati, anche se s'intersecano. In particolare, i BB (a+b) eguagliano per numero i TQ, mentre sono pochini i DigitalNat.

Giancarlo Giordano ha con sè un egual numero di GenY e BB (alpha e beta). Se usiamo altre categorie, però, vediamo che i TQ e i DigitalNat sono in numero lievemente inferiore ai BB (è una forma di Sehnsucht?).

Il M5S con Tiziana Guidi raccoglie per lo più TQ e DigitalNat, come per Battista e Cicalese.

I candidati che appoggiano Dino Preziosi appartengono per circa la metà alla GenY (con un sorprendente blocco di DigitalNat), il restante è diviso tra BB (a+b) e GenQ. Diversamente descritti, si eguagliano i blocchi DigitalNat, Gen TQ (assieme) e BB (a+b).

La compagine che appoggia Quintarelli contiene per lo più Baby-boomers (a+b).

Con Sergio Trezza si accompagnano per la maggior parte candidati della GenY (sotto-categorie GenT e DigitalNat).

Questo è quanto, per oggi.

Per distrarmi, me ne sono andata alla Fiera di Venticano e poi a Luogosano, in campagna. Vi metto le foto. Alla prossima puntata.

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Tag(s) : #amministrative 2013, #Avellino, #diario elettorale
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