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Casa casa #diarioelettorale

Siamo agli sgoccioli. Non se ne può più. Lunedì (e non venerdì sera, credetemi) sarà finita la campagna dei questuanti (me compresa). Per il ballottaggio, diopensa. Per l'intanto, imperversano le interviste (qualcuna improbabile, degna del dadaismo) dei candidati (a Sindaco, al Consiglio, alle prossime amministrative perchè è bene guardare a lungo) e ho notato che stanno fioccando proposte avveniristiche sul futuro della Città, come pure l'attenzione si sia spostata sui contorni, sul superfluo, su frovole e tricchetracche. Personalmente penso che si debbano prima 'acconzare' i guasti gravi e continuare a parlare di argomenti seri e poi pensare di partire per Marte o chiamare il designer. Anyway.

Ogni tanto mi ricordo che sono candidata anch'io e provo a mia volta a ricordarlo ai miei amici&conoscenti. Così, per esempio, ho parlato nei giorni scorsi con una mia vicina di casa, docente, affrontandola con un sorriso infinito e lei, con un analogo sorriso, mi ha trionfalmente comunicato di avere la residenza altrove, molto altrove.

"Che fortuna! -- mi ha confidato -- Sai, non è facile negare il voto ai colleghi e soprattutto ai dirigenti scolastici [c'è una dirigente scolastica tra i candidati], non puoi mai sapere cosa può succedere."

Stamane, poi, ho telefonato al mio Ufficio Personale per sapere quali siano i miei doveri di dipendente candidata e contemporaneamente rappresentante di lista.

- Ciao, sono Marika.

- Uè, ciao cara, dimmi.

- Come tu saprai, mi sono candidata e volevo chiederti ...

- Io non voto ad Avellino.

- Ma io non ti ho chiamato per chiederti il voto. Solo per sapere come comunicare all'amministrazione che farò la rappresentante di lista.

- Ah. Ma comunque io non voto ad Avellino, lo sai bene.

- Eccerto, sennò che ti chiamavo a fare?

- Comeee?

Seee, ciao core.

Le amministrative hanno leggi proprie per quanto riguarda le scelte di voto. Capita di poter esprimere un voto d'opinione sul Sindaco di una parte politica e, nel contempo, accontentare un amico fraterno/parente candidato all'opposta fazione. Come pure, qualcuno mi ha confidato di avere un amico fraterno/parente in una lista assai diversa dalla mia e che per accontentarmi avrebbe comunque votato il mio candidato a Sindaco. Quale arte sopraffina, avere la possibilità di svicolarsi tra parentele, amicizie, coscienza, doveri, gratitudine! Tra l'altro, continuo stupidamente a chiedermi come faccio ad avere amici i cui amici e parenti non la pensano politicamente come me.

La competizione tra circa settecento candidati è serrata e i mezzi per raggiungere gli elettori sono diventati pressochè infiniti, come le vie del Signore. Ho letto di una società che manda avvisi elettorali via sms su commissione dei candidati. Un po' come lo spam che mi mandano le aziende ed i negozi sulle loro promozioni. Sto sempre lì a meravigliarmi su come cacchio fanno ad avere il mio numero di cellulare e la mia email, alla faccia del TUP (Testo Unico sulla Privacy). Ma non si fanno miracoli, neanche con le tecnologie. Alla fine mi sono rassegnata: continuerò a farmi propaganda nel mio piccolo e ristretto ambito: gli elettori che navigano sui social media. Se ce l'ha fatta Obamà (alla Crozza-Napolitano) potrei farcela anche io.

Comunque vadano le cose, di un aspetto, però, sono molto soddisfatta: la popolarità di questo mio blog è aumentata in queste ultime settimane. Come avete capito, mi sono autosospesa dall'attività giornalistica locale (ma riprendo, riprendo, eccome se riprendo!) e la mia discreta e fedele cerchia di lettori mi ha seguito su questo blog. I numeri delle statistiche giornaliere di visite e lettori mi rendono felice come se avessi vinto le elezioni. Se avessi tanti voti quante visite giornaliere al blog un posto al consiglio l'avrei già raggiunto. So che però non succederà e mi contento di essere almeno letta in questi miei divertissement socio-antropologici avellinesi. Si scrive per farsi leggere. Punto.

Mi sto un poco preoccupando, invece, per la mia nuova funzione di rappresentante di lista. Ho scaricato tutte le istruzioni possibili ed immaginabili. Il solo Vademecum del Ministero dell'Interno consta di ben duecentocinquanta pagine. Pelamarònna, come faccio? Ci sono anche dei video for dummies come me. Quando troverò mai il tempo per prepararmi?

Nel mio immaginario, i rappresentanti di lista sono gente agguerrita ed iper-preparata. Certi miei amici, nipotini di Peppone da Brescello, mi raccontano di antichi rappresentanti di lista del PCI più preparati di un Direttore Generale del Ministero. Ci sono, però, anche troppe leggende metropolitane in merito alle assegnazioni dei voti contestati, al riempimento di preferenze vuote da parte degli operatori nei seggi, agli errori dei presidenti Juve-style. Queste cose m'irritano ed in qualità di neo-rappresentante di lista vorrò vedere quanto ci sia di vero o verosimile. Spero nulla. Intanto, ho appena letto di un candidato avellinese che distribuisce stencil (o normografi) con il proprio cognome, in modo da sussidiare il voto in cabina. Una scritta con il normografo è identificabile e quindi è atto vietato. Uh, mamma! Cominciamo bene.

Fra un po' me ne vo' a sentire Vendola al Viva Hotel. Con il post di domani, le mie riflessioni sul comizio.

Per ora, cià.

Tag(s) : #Avellino, #amministrative 2013, #diario elettorale
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