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Mitologie #diarioelettorale

Ieri, al VivaHotel, la sala convegni era gremita assai proprio (vedere foto).

Sono arrivata esattamente assieme a Nichi Vendola, in ritardo cioè, avendo la sottoscritta fatto tappa al costruendo Centro AIPA (associazione di genitori di autistici).

Gran dispiego di forze dell'ordine, finanche la Municipale a regolare il traffico all'incrocio tra i Cappuccini e Via Circumvallazione! Svicolo e salgo nella hall dove Vendola è assediato da reporter e fotografi. Provo anche io a fare qualche foto, ma riesco solo ad immortalare le teste degli assedianti (nella foto accanto, sono io che mi sforzo di stare sulle punte e scattare foto mettendo a dura prova la mia cervicale. L'autore è il Mitico Buontempone di Giggino degli Ortichi.)

In sala, i candidati sono seduti in prima fila, ma io sono in ritardo e non trovo più la mia sedia, così raggiungo una postazione all'impiedi, sul laterale e bacio&abbraccio tutti quelli cui riesco a urtare e pestare i piedi. Pazienza. C'è Saadia, una mamma marocchina che ha deciso di adottarmi; c'è Attilio, puro nella sua fede politica; Silvia e Italia della FIOM; le mitiche docenti Rita, Gabriella e Anna; Andrea che applaude una volta su dieci, giusto perchè di secondo nome fa Bastiano; Carmine alla ricerca spasmodica di un accendino. E c'è il mitico Giggino degli Ortichi (lo trovate in una delle foto della gallery in basso) giusto davanti a me affianco al palco.

Dopo il ricordo dedicato a Falcone e Borsellino, una giovane ragazza legge una (piuttosto lunghetta) introduzione e poi tocca a Giancarlo. Parla dell'urbanistica, degli attacchi che il piddì ha rivolto a SEL e alla sua candidatura e del cambiamento necessario per Avellino. Giancarlo è -- come al solito -- semplice e diretto. Non appartiene alla stirpe dei politici che arzigogolano e che contorcono idee e retorica. Non si arrampica sugli specchi.

Poi, il palco è tutto per Vendola. Io, Vendola, me lo ricordo tanti e tanti anni fa, quando -- paladino dei diritti di orientamento sessuale e giovane esponente della FGCI -- venne invitato da mia sorella (anche lei nella FGCI) ad Avellino. Mi ricordo che mia sorella era molto fiera di poter introdurre un argomento (come quello dell'omosessualità) in una provincia meridionale e piuttosto chiusa.

Vendola ha un eloquio particolare, spesso barocco e pieno di metafore ardite e arditissime, tuttavia ieri sera si è comportato fin troppo bene. Solo una volta sembrava incartato in una metafora (tra bulbi oculari, orbite, cavamenti e teschi. Un po' di orrido non guasta mai), ma per il resto è stato intelligibilissimo. Anche quando ha citato l'Iliade a proposito del Nostro Ciriaco De Mita. L'Iliade non si commenta, è vero. Ma l'Iliade -- oltre a narrare di epica e di eroi -- si fonda sulla mitologia. Intelligenti pauca.

Per i contenuti degli interventi, potetre tranquillamente consultare Orticalab, Il Corriere dell'Irpinia, Ottopagine e Il Ciriaco, anche se -- da una rapida lettura -- ho notato che nessuno dedica righe a ciò che molto Nichi ha detto a proposito di donne, femminicidi, volgarità e pornografia televisiva. A questo proposito mi voglio rizelare moltissimo (leggasi: incazzare di brutto) perchè c'è stato un incontro di candidate ieri mattina per parlare di questi temi ed io -- che da anni mi occupo dell'argomento anche a livello nazionale -- l'ho saputo pe' scangio ieri sera.

Io vi voglio dire qualcosa sull'antropologia del comizio, il quale è stato un successo, senza alcun dubbio. Ovviamente, il popolo cui Giancarlo e Nichi si sono rivolti è già un popolo votante convinto. Colpa anche della pioggia che non ha consentito di comiziare per il Corso, non si è riusciti a raggiungere gli indecisi e quelli che NON hanno potuto visionare il superbo video dell'intervista a Nicola Battista fatta da Claudio Papa di Ottopagine (vd link in basso). (Stamane, in ufficio, la sacrosanta e prevista pausa caffè l'abbiamo dedicata alla visione collettiva di questa imperdibile intervista e molti di noi hanno finalmente capito. Voglio solo sottolineare che il candidato Battista siede nel Consiglio Comunale da più di due decenni e si è talmente distinto nel nascondersi che la maggior parte degli Avellinesi ha scoperto solo dopo questa intervista le sue ineludibili capacità.) Evvabbe', in campagna elettorale è come in una guerra, altro che semina e raccolta, come ha detto Vendola: à la guerre comme à la guerre e non importa che io vinca, ma piuttosto che tu perda, sembra il motto più calzante.

Conosco la maggior parte di quelli che erano in sala ieri sera e le parole di Giancarlo e di Nichi non hanno potuto far altro che cementare un gruppo già esistente, nonchè scaldare il cuore degli aficionados: applausi a cascata. Il problema, ovviamente, è raggiungere tanti altri. I comizi, per quanto rivalutati dalle pratiche grilliche, non si portano più (a meno che non parli un ex comico che dice tante parolacce, come nei film di Vanzina, o un ex chansonnier da crociera che paghi gli ascoltatori) e non ci si scomoda per ascoltare qualcuno. Mi ricordo che quando ero piccola assai, Avellino si paralizzò per Giorgio Almirante, uno che sapeva parlare come pochi. La platea di ieri sera era formata dal ceto medio che è sparito, come ha decretato Nichi. Sì, c'erano docenti ed impiegati, ma anche tanti operai, cassintegrati e tanti giovani disoccupati, tutti nello stesso vacillante barcone in procinto di scuffiare di brutto (i ricchi stanno già da tempo su comodi tender). Ho riconosciuto anche molti sindacalisti, ma quando Nichi ha detto che il Lavoro non è una cosa da sindacalisti, qualcuno di essi (che so essere del piddì) ha lasciato la sala. Peccato, Epifani era tanto una brava persona e sta cosa che 'da tempo il piddì non va ufficialmente alle manifestazioni sindacali e i dirigenti del partito possono partecipare solo a titolo personale' proprio non mi scende. Peccato, ancora una volta, anche perchè quando Vendola ha detto che il piddì è tuttora pieno di stimoli democratici e che il cambiamento dell'Italia passa per quel partito, mi sono preoccupata.

Il comizio è durato un'ora e mezza. Alla fine, come-semo-belli-come-semo-fighi-e-vinceremo. Per la cronaca, niente IntiIllimani, nè Mannoia, tantomeno Fossati (io, i Modena City Ramblers o gli YoYoMundi ce li avrei messi, ma Giancarlo e Nichi sono due Onorevoli della Camera ed un po' di deferenza ci voleva, no?). Ero molto vicina al palco e mi è stato facile andare a stringere la mano a Nichi che è pugliese come la metà del mio DNA. Questa cosa gli ha fatto esclamare "Bella!" A me? Un'attempata candidata, che ha virato da tempo verso il partito del cinismo, e ciò mi si legge in faccia.

Ovviamente, c'è da rimarcare il tormentone dei cellulari. Vendola ha detto che proporrà un'iniziativa di legge per ridimensionare le fanfare di certe suonerie.

Il prossimo post lo dedicherò alle mamme dell'AIPA. Oggi ho ben tre appuntamenti (vi vedrò tutti alle 18 e 30 al centro sportivo di Valle, vero?) e ve ne racconterò parimenti, inoltre devo ancora leggere le istruzioni per diventare un perfetto rappresentante di lista.

(Meno male che è finita.)

Cià.

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Tag(s) : #Avellino, #amministrative 2013, #diario elettorale
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